TREVI A BOLZANO - CLAUDIO TREVI (1928 - 1987)
 

trevi.gif (29899 bytes)La vita

Claudio Trevi (il cui vero cognome era Trevisan), nato a Padova nel 1928, si trasferì ben presto in Alto Adige con la famiglia, prima a Villabassa e poi a Bolzano, nel 1936.

A partire dal 1940 frequenta per tre anni, grazie ad una borsa di studio, la scuola d’arte di Ortisei. La sua indipendenza espressiva ed il dominio della materia che lo caratterizzano lo portano ben presto a distaccarsi dalla tradizione scultorea gardenese alla ricerca di modi espressivi propri.

A cavallo tra gli anni Quaranta e Cinquanta la produzione di Trevi si rivolge a soggetti religiosi, a ritratti (ad esempio quello di Arturo Benedetti Michelangeli), a statuine di Acrobati, Giocolieri, Doloranti, che lo rendono rapidamente noto, tanto che l’incarico di realizzare a Bolzano il "Monumento al Partigiano" viene affidato all’artista allora appena ventenne.

Il suo stile non rientra nell’Informale o nel Realismo allora dominanti, ma percorre piuttosto una sua via segnata da motivi espressionisti e dalla scelta di immagini fortemente vissute, quali saranno le intense sculture ispirate ai momenti tragici dell’età contemporanea (l’Olocausto, il Vietnam, il terremoto del Friuli).

Gli anni Sessanta e Settanta sono dominati dai "Voli", tema tra i più ricorrenti e dotati di valenza simbolica, privilegiando tra i materiali inizialmente il bronzo e di seguito il legno. Ad essi si aggiunsero i "Colombi", le "Chimere" e le "Ascensionalità".

Tra le sue tematiche favorite, ricordiamo le molte "Maternità", gli "Amplessi", i "Cavalli" del Palio di Siena, il ciclo di "Leda e il cigno", i "Baci".

Oltre che a Bolzano, Trevi è stato attivo a Cortina d’Ampezzo (dove fece parte del gruppo raccoltosi attorno al collezionista Mario Rimoldi) e a Milano dove ebbe uno studio, in due fonderie a Verona e nella sua casa-studio, il Bragherino di Coredo in Val di Non. Tra le sue opere monumentali, il bassorilievo per il palazzo delle Poste a Cortina d’Ampezzo (1955) e la Maternità per la Clinica ginecologica dell’Università di Padova (1959).

Nel 1956 ha partecipato alla Biennale di Venezia (con una Materintà); è stato l’unico scultore presente alla mostra "Visage d’Italie" organizzata nel 1982 dalla Olivetti a Parigi presso le Galeries Lafayette; una sua mostra antologica è stata ospitata al Museo di Castelvecchio a Verona (1979-80). A queste si aggiungono le numerose personali a partire dal 1947 e la partecipazione a mostre collettive. Vinse numerosi premi e le sue opere figurano in vari musei.