banner_ml_anim.gif (42692 bytes)

    

    

Centro Culturale Trevi – via Cappuccini 28 – Bolzano
dal 7 aprile al 28 aprile 2000
Apertura: tutti i giorni con orario 9 - 13  |  15 - 19

small_row_frangibile.gif (1054 bytes)

Ingresso gratuito

Inaugurazione 6 aprile ore 18.30

Per prenotazioni e informazioni:
ufficio stampa: tel. 0471 500483 Fax 0471-365253

small_row_frangibile.gif (1054 bytes)

L’ufficio cultura italiana propone presso il Centro Trevi >FRANGIBILE un’esposizione di arte contemporanea che documenta la realizzazione di opere in vetro da parte di quattro artisti di fama internazionale, quali Mauro Staccioli, Maurizio Donzelli, Paolo Fabiani e Silvia Levenson.

small_row_frangibile.gif (1054 bytes)

L’ESPOSIZIONE

Alla sua prima edizione, >FRANGIBILE è il primo progetto in Italia che offre un’opportunità di confronto tra il mondo delle arti visive e quello più specialistico della scultura in vetro. Il progetto infatti sottolinea e amplifica, attraverso l’inedita sperimentazione degli artisti, la virtualità del vetro, materiale per anni relegato al compartimento dell’utilità, stretto e sincopato in quello dell’artigianato, emarginato da quello dell’arte.

La mostra si compone di sculture, installazioni, disegni e fotografie. Alle grandi sculture di Mauro Staccioli – composte di ferro, vetro e cemento – si sommano quelle più domestiche di Paolo Fabiani, unione di vetro, neon e materiali di recupero. Ai disegni fatti con fili di vetro e smalti su lastre termoformate di Maurizio Donzelli si contrappongono le installazioni di Silvia Levenson, ambientazioni vitree composte da elementi di vita quotidiana. Progetto e mostra sono corredati da una documentazione fotografica, "in corso d’opera" a cura del Circolo Modotti di Bolzano.
Catalogo in mostra.

small_row_frangibile.gif (1054 bytes)

VISITE GUIDATE

In corso di mostra sarà possibile effettuare su prenotazione delle visite guidate insieme ai tecnici di Vetroricerca, in cui saranno illustrate le diverse tecniche di lavorazione del vetro utilizzate per le opere in esposizione.

small_row_frangibile.gif (1054 bytes)

CURATORI

A cura di Alessandro Cuccato e Paola Tognon, in collaborazione con Museion, >FRANGIBILE nasce con Vetroricerca, una scuola internazionale per la lavorazione del vetro sovvenzionata dal Fondo Sociale Europeo e con l’appoggio della Provincia autonoma di Bolzano - Ufficio cultura e della Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano.

small_row_frangibile.gif (1054 bytes)

    

SCHEDE DEGLI ARTISTI

top.gif (280 bytes)

>mauro staccioli

Tondo interno A
Ferro, vetro extrachiaro 12mm
80 x 160 x 60 cm

Mauro Staccioli 1937, Volterra

Vive e lavora a Milano

La scultura di Mauro Staccioli si definisce nella misura dell’architettura e della natura. Artista di fama internazionale ha fondato la sua ricerca, fin dagli anni ’70, sul rapporto uomo-ambiente e sul risultato che un intervento plastico può determinare nella modificazione di tale rapporto. Le sculture di Staccioli segnano con violenza l’ambiente, ma il profondo equilibrio che le domina fa sì che lo spazio intorno s’inserisca nella scultura e trasformi la sua presenza in un naturale accidente. Sorprende come i lavori di Staccioli entrino in relazione diretta con lo spazio nel quale si calano e interagiscano creativamente con esso. Nel corso del suo percorso artistico il dialogo con la natura si è alternato spesso a quello con gli ambienti urbani: numerosi, ad esempio, gli interventi in edifici storici o di nuova costruzione (Galleria d’Arte Moderna, Roma - Hayward Gallery, Londra - Stadio di Seoul, Corea )

>Frangibile: Staccioli ha partecipato a Frangibile con un progetto speciale. Ha ideato forme vitree per le quali ha poi costruito contenitori fatti del materiale che è solito usare - ferro, acciaio, cemento -, contaminando così la sua arte e allo stesso tempo l’arte del vetro.

top.gif (280 bytes)

>maurizio donzelli

Abito di stelle
Vetrofusione con stringers di vetro,
smalti
53,5 x 42 cm

Maurizio Donzelli, 1958, Brescia

Vive e lavora a Brescia.

Docente presso l’Accademia di Belle Arti di Brera

I disegni di Maurizio Donzelli accennano ad immagini tratte da racconti improbabili. Inventa personaggi seducenti che si agitano sulla carta, paesaggi di volta in volta trasformati. Traduce graficamente visionarie figure che ricordano protagonisti di fantasie dell’inconscio.

>Frangibile: per applicare la sua arte al vetro Donzelli ha preferito la tecnica della fusione piana: munito di fili di vetro ha fatto sì che questi si traducessero in segni grafici.

top.gif (280 bytes)

>paolo fabiani

Bugie
1999-2000
Pasta di vetro, neon rosso e bianco
110 x 140 x 40 cm

Paolo Fabiani, 1962,
Montevarchi (AR)

Vive e lavora a Pratovecchio (AR)

La scultura domestica di Paolo Fabiani è fatta di una manualità all’apparenza elementare e scombinata: distruggendo la sostanza delle immagini le riduce al limite e consegue figure che non si vedono mai compiutamente. Attraverso gesti di pura enunciazione visiva ci obbliga a riporre il nostro comune orientamento per rintracciare sulla sua plastica deformata narrazioni familiari di pinocchi, pulcinella e madonnine. Una modalità operativa che combina l’intenzione con la sperimentazione e ci riconduce, per le vie del contemporaneo, ad una familiarità antica con la scultura.

>Frangibile: l’interpretazione della materia vetro da parte di Fabiani è avvenuta attraverso la tecnica della pasta di vetro.

top.gif (280 bytes)

>silvia levenson

Bambina Cattiva
1999
Vetro fuso a cera persa, chiodi di rame
vetro float termoformato, ferro
66 x 35 x 57 cm

Silvia Levenson, 1957,
Buenos Aires - Argentina

Artista di origine argentina, vive e lavora a Vigevano (Milano) dal 1981.

Docente presso Centro Vetroricerca di Bolzano.

Silvia Levenson si può considerare la personalità italiana più riconosciuta internazionalmente fra gli artisti del vetro. Costruisce le sue installazioni vitree sul materiale offerto dal quotidiano e le immagini da lei proposte parlano un linguaggio inequivocabile e fortemente autoreferenziato al femminile. Le icone riscritte da Silvia Levenson mettono in luce la negatività dello stereotipo amoroso femminile, sovvertendo l’ordine di secoli di cultura androcentrica.

Padrona della materia vetro, ne sfrutta con maestria le caratteristiche: immobilizza gli oggetti mettendone in evidenza le contraddizioni interne attraverso un mix inedito di ironia e crudeltà.