Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Giornata dell'Autonomia: un esempio dalla Resistenza in Alto Adige

La resistenza al nazifascismo in Alto Adige, analizzata dagli storici Carlo Romeo, Elfriede Perathoner e Stefan Lechner, è stata al centro del convegno promosso oggi (5 settembre) dalla Provincia a Castel Tirolo nell’ambito delle iniziative per la Giornata dell’Autonomia. Il presidente Arno Kompatscher ha sottolineato il ruolo della Resistenza per il successivo sviluppo dell'autonomia.

Carlo Romeo ha illustrato il ruolo del CLN a Bolzano (Foto USP/Verant)

Rappresentanti della politica, delle istituzioni e della società civile - tra cui la Giunta provinciale, il presidente emerito Luis Durnwalder, i parlamentari, il vescovo Ivo Muser, numerosi sindaci - hanno partecipato a Castel Tirolo al convegno dedicato alla Resistenza al nazifascismo in Alto Adige. Anche se ad animarla è stato solo un gruppo relativamente piccolo, questo movimento ha avuto un ruolo importante per il futuro sviluppo dell'autonomia: è quanto ha sottolineato il presidente Arno Kompatscher mettendo in risalto nel suo intervento l'impegno dei testimoni presenti Franz Breitenberger, Erich Pichler e Renato Ballardini e ringraziando i tanti altri protagonisti, tra cui Josef Mayr-Nusser, Josef Ferrari, il canonico Michael Gamper, Friedl Volgger, Josef Noldin, Franz Thaler e Sandro Bonvicini. Molti dei loro familiari erano presenti oggi a Castel Tirolo. Il significato di Resistenza approfondito da Kompatscher ha riguardato l'impegno a difesa di determinati valori, un impegno che deve rappresentare la base morale di una società. Nella giornata in cui si celebra l'Autonomia, Kompatscher ha espresso riconoscenza e rispetto per quelle persone che hanno avuto il coraggio di difendere i propri valori, che a causa delle loro convinzioni sono state pronte a enormi sacrifici, fino a quello della propria vita.

Persone, ha detto Kompatscher, che non hanno voluto piegarsi alla demagogia, alla propaganda, al populismo, alla scorciatoia delle soluzioni ritenute semplici, ma hanno invece fornito - con il loro atteggiamento coerente e le loro azioni, anche se non coronate subito da successo - un grande servizio all'Alto Adige e sono oggi un esempio. Il concetto di libertà è sempre collegato alla responsabilità - ha continuato il Presidente - e anche l'autonomia significa responsabilità di autogoverno e impegno alla solidarietà attraverso la competenza legislativa. Proprio in questi giorni, ha sottolineato Kompatscher, è importante agire con grande responsabilità ed essere aperti ai valori cristiani e umanistici della nostra società. Oggi viviamo in una società libera e democratica, tuttavia anche oggi è necessario il coraggio, ha concluso il presidente Kompatscher, di andare controcorrente in determinate situazioni per non ripetere i vecchi errori. Il suo è stato un appello ai maturandi presenti affinché vivano questi principi nella convivenza quotidiana, perché spetta a ciascuno di noi mettere in pratica questi valori.

Ad analizzare il ruolo svolto dalla Resistenza dei cittadini contro il nazifascismo in un'ottica di sviluppo dell'autonomia sono stati gli storici altoatesini Carlo Romeo, Elfriede Perathoner e Stefan Lechner, che hanno posto l'attenzione sulle particolari e diverse situazioni affrontate dalla popolazione di lingua italiana, tedesca e ladina. Nel suo intervento Carlo Romeo ha ricordato in particolare un episodio storico che può sembrare un dettaglio nell'ambito della storia militare e istituzionale ma che ha uno straordinario valore politico e morale: si riferisce ai contatti tra il Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) di Bolzano fondato (nel 1944) e presieduto da Manlio Longon e Erich Amonn, che sarebbe stato tra i fondatori e primo presidente della SVP. In tre colloqui, prima dell'arresto di Longon e del CLN bolzanino, si gettarono le basi per una collaborazione anti-nazifascista e ci si trovò d'accordo su tutte le questioni locali senza toccare ovviamente quella dei confini. "Revisione delle Opzioni, ristabilimento della lingua tedesca, autonomia: queste le posizioni del piccolo e sfortunato CLN di Bolzano, che coincidono in nuce con lo spirito dell'accordo De Gasperi-Gruber, la Magna Charta dell'autonomia in cui viviamo", ha detto Romeo.

Stefan Lechner ha tra l'altro evidenziato la resistenza di Dableiber (che nel 1939 non optarono per la Germania) per salvaguardare il gruppo etnico sudtirolese e la Heimat. Proprio il significato attribuito dagli Alleati nel 1945 al movimento di resistenza antinazista nella provincia di Bolzano favorì il via libera delle potenze vincitrici alla fondazione della SVP nel maggio 1945. Accanto all'Austria, ha concluso Lechner, la concessione dell'autonomia è sicuramente merito anche dei Dableiber e degli avversari del nazifascismo, gli unici politicamente presentabili e con capacità di azione dopo il 1945.

Sulla resistenza nelle valli ladine si è soffermata Elfriede Perathoner. I ladini non erano riconosciuti quale gruppo linguistico e la resistenza non si svolse in maniera uniforme e organizzata. Dopo la guerra, pertanto, ai ladini non fu data la possibilità di chiedere la riunificazione all'Austria e gli sforzi per ottenere un'autonomia furono considerati nuovo pangermanesimo e agitazione anti italiana. Si giunse al contario ad accogliere la richiesta del CLN di Cortina per attribuire a Belluno l'Ampezzano con i territori di Livinallongo, Fodom e quindi a suddividere i ladini in tre province. Una ripartizione, ha concluso Perathoner, che minacciò di distruggere l'identità ladina e che negli anni ha influenzato in maniera differente lo sviluppo politico della diverse vallate ladine.

Il convegno ha proposto anche un breve film di Andreas Pichler sulle vicende del nonno Anton Pichler, che dopo l'occupazione nazista dell'Alto Adige fu costretto a fuggire prima in Trentino e poi in Svizzera a causa della sua resistenza attiva. Dopo il suo ritorno nel 1945 fu chiamato nel CLN a Roma, dove si impegnò per la reintroduzione dell'insegnamento del tedesco nella scuole altoatesine. La testimonianza sonora dell'ex ambasciatore austriaco Ludwig Steiner, recentemente scomparso, ha infine rievocato il ruolo del Tirolo nel cammino dell'Alto Adige verso l'autonomia.

 

Link:

Immagini convegno http://we.tl/2HFilPdI7Q

Intervsta presidente Kompatscher http://we.tl/XnTg8p3FlZ

Intervista Perathoner http://we.tl/QwKcUGhPQz

Intervista Lechner http://we.tl/dodqjdWUOD

Intervista Romeo http://we.tl/L2ITaVLPly

Mp3 (solo audio) http://we.tl/GNAc1xgB2w

USP

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Il valore della "resistenza" altoatesina e sudtirolese

Il Presidente Kompatscher spiega il valore della "resistenza" per l'Autonomia altoatesina

Il Presidente Kompatscher spiega il valore della "resistenza" per l'Autonomia altoatesina


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