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Contrasto della povertà: incarichi alle cooperative sociali di inserimento lavorativo


L’esecutivo provinciale, su proposta degli assessori al Lavoro ed alle Cooperatove, Luisa Gnecchi, ed alle Politiche sociali, Richard Theiner, ha approvato un catalogo di misure di contrasto della povertà, che prevede l’incentivazione degli incarichi alle cooperative sociali che si occupano di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. “Gli incarichi e le occasioni di lavoro”, commentano i due assessori, “sono più utili e importanti, per raggiungere gli obiettivi occupazionali, rispetto ai tradizionali contributi pubblici”

Nell’ambito delle azioni a contrasto del fenomeno della povertà – intesa sia in senso tradizionale che in riferimento alle “nuove povertà” – la Giunta provinciale ha individuato nell’accesso al mondo del lavoro da parte delle categorie sociali deboli uno degli elementi fondamentali da promuovere.

A tale scopo è stata recentemente riattivata la “Commissione provinciale per la povertà”, quale importante strumento per lo studio sulla povertà in Alto Adige. Inoltre la Giunta, su proposta congiunta degli assessori Luisa Gnecchi (Lavoro e Cooperative) e Richard Theiner (Politiche sociali), ha approvato un catalogo di misure a contrasto della povertà che vede nell’inserimento lavorativo di persone in difficoltà uno dei cardini degli interventi. “In concreto", spiegano i due assessori, "si tratta di incentivare gli incarichi per l’esecuzione di lavori e la prestazione di servizi a favore delle cooperative sociali che si occupano dell’inserimento lavorativo di soggetti deboli, avendo constatato che gli incarichi e le occasioni di lavoro sono più utili e importanti per raggiungere gli obiettivi occupazionali, rispetto ai tradizionali contributi pubblici”.

Le cooperative sociali di inserimento lavorativo sono imprese che perseguono l’integrazione sociale dei cittadini attraverso lo svolgimento di attività (artigianali, commerciali, servizi e altro) finalizzate all’inserimento di persone che hanno perso competenza e capacità di lavorare, ma che, attraverso sostegno, accompagnamento, un percorso formativo e un progetto individualizzato possono tornare ad essere lavoratori a pieno titolo, riducendo o annullando la dipendenza dai servizi pubblici.

Fonte normativa di riferimento è la legge 381 del 1991, “Disciplina delle cooperative sociali”, che prevede la possibilità per gli enti pubblici di assegnare incarichi diretti alle cooperative sociali che si occupano di inserimento lavorativo, anche in deroga alle ordinarie procedure di gara. Tale possibilità è stata finora utilizzata solo parzialmente dalle pubbliche amministrazioni.

Per favorire maggiormente questa modalità di sostegno e promozione dell’occupazione e dell’inserimento sociale, la Giunta ha approvato un modello di convenzione tra cooperativa sociale ed ente pubblico. Contestualmente ha deliberato di promuovere ed incentivare il ricorso a tale strumento presso tutti gli enti pubblici altoatesini. A tal fine è stato disposto che le diverse Ripartizioni dell’amministrazione provinciale dovranno riservare una quota delle proprie spese annuali per incarichi diretti a cooperative sociali di inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Nei prossimi mesi verranno messe in atto le relative azioni di sensibilizzazione da parte degli uffici provinciali competenti.

Per informazioni in merito è possibile contattare l'Ufficio provinciale Famiglia, donna e gioventù, tel. 0471 442100, Famiglia.Donna-Gioventu@provincia.bz.it, e l'Ufficio Sviluppo della cooperazione, tel. 0471 413790, coop@provincia.bz.it.