Palazzo Provinciale XI

Ristrutturazione dell’ex Palazzo delle Poste in via Renon 4 - Bolzano per trasformarlo in un moderno edificio amministrativo provinciale con standard di edificio passivo

L’ex edificio delle poste di Bolzano, attiguo alla stazione ferroviaria, ospita dal 2006 gli uffici dell’Amministrazione provinciale. Il risanamento e l’innalzamento dell’edificio, la cui cubatura è di 20.000 m³, sono stati progettati in conformità dei requisiti "CasaClima A" degli standards per gli edifici passivi.
Va rilevato che si tratta del primo edificio pubblico italiano del tipo "edificio passivo", con un consumo energetico corrispondente a circa un litro di gasolio (12 kWh per metro quadro e anno). In Alto Adige, gli uffici pubblici devono soddisfare i requisiti previsti per la "casa da 7 litri" ("CasaClima C").
Grazie al notevole risparmio energetico, è possibile abbassare di circa il 90 per cento le spese di gestione e gli oneri conseguenti per il riscaldamento e il raffrescamento di un edificio (con maggiori oneri di solo il 4 per cento in riferimento al prescritto requisito "CasaClima C"). Ciò dimostra il ruolo esemplare che l’Amministrazione provinciale ha assunto e svolge concretamente a favore del risparmio energetico.

Ufficio responsabile

Ripartizione 11, Ufficio manutenzione opere edili 11.4

Partecipanti al progetto

Coordinatore unico
Dott. Arch. Josef March
Direttore d'Ufficio
Geom. Daniel Bedin
Responsabile di progetto
Dott. Ing. Ivo Kofler
Assistente di progetto
Geom. Martin Valentini
Progettista generale/Progettista
Dott. Arch. Michael Tribus
Direttore lavori
Dott. Arch. Michael Tribus

Costo complessivo e cubatura

Costo complessivo
7,6 milioni di euro

Cubatura
21.000 m³

Tempi di realizzazione

Acquisizione dell’immobile dalle Poste Italiane
anno 2001
Fase di programmazione degli ambienti e di progettazione
maggio 2003 - novembre 2004
Approvazione del progetto esecutivo
giugno 2004
Fase esecutiva (demolizione e lavori di ampliamento)
luglio 2004 - maggio 2006
Messa in funzione dell’edificio
maggio 2006

Opere in muratura

Tutti gli ampliamenti e le nuove suddivisioni sono eseguiti secondo la tecnica classica in mattoni intonacati. Le pareti divisorie dei corridoi hanno uno spessore di 20 cm e, a partire da un’altezza di 2,50 m, sono formate da pannelli di vetro con cornice di legno. Le pareti divisorie degli uffici sono realizzate in mattoni a isolamento acustico di 15 cm di spessore. Le pareti divisorie dei corridoi che sfociano in atri e si aprono verso le facciate esterne sono interamente in vetro, per consentire un’ottimale illuminazione naturale dei corridoi. Sul lato interno di queste pareti, a partire dal pavimento e fino a un’altezza di 250 cm, sono applicate tendine sollevabili.

Rivestimento isolante e finestre

Sull’intonaco attuale dell’edificio è incollato e ancorato a regola d’arte un rivestimento in EPS (lambda = 0,035W/m²K) formato da lastre di 35 cm. Tale rivestimento è stato poi stuccato e intonacato a norma. La quota della superficie del rivestimento isolante rispetto all’intera superficie da isolare è di circa il 70 per cento.
Le spallette delle finestre sono diverse l’una dall’altra e variano a seconda del livello di isolamento. Utilizzando anche l’isolamento già esistente, è possibile ottenere un effetto plastico complessivo dell’edificio a costi molto contenuti.
Con la sua struttura a blocco, l’edificio si presenta verso l’esterno come un’entità uniforme; per contro, il gioco delle spallette delle finestre mira a riflettere, nella loro individualità, la varietà delle persone che lavorano nell’edificio. In termini funzionali, lo sviluppo verticale delle spallette oblique offre l’opportunità di rielaborare i singoli piani in modo differenziato, variando la penetrazione della luce all’interno del palazzo. In tale ottica, la luce naturale che arriva ai piani inferiori viene guidata verso l’alto grazie al taglio "aperto", cioè obliquo, dell’architrave delle finestre, mentre nei piani superiori l’architrave è "chiuso", cioè orizzontale, per ottenere la massima ombreggiatura possibile.

Finestre

Le caratteristiche delle vetrature sono conformi ai criteri previsti dallo standard di edificio passivo. Le finestre devono avere un valore U complessivo pari a 0,85 W/m²K.

Tetto verde

Secondo il progetto, il tetto (al quarto piano dell’edificio) è in cemento armato. Per il deflusso delle acque, sulla parte più alta è stata realizzata una pendenza. Lo strato isolante è costituito da due piastre in polistirolo espanso rigido di 14 cm e dalla successiva applicazione di una struttura per la realizzazione di un tetto verde estensivo. La pensilina viene liberata dal suo rivestimento in lamiera, mentre lo strato di cemento rimanente viene isolato anch’esso, ricoperto con un tetto verde estensivo e rivestito sul lato anteriore con una lamiera scura.

Bilancio energetico

La ristrutturazione dell’edificio avviene in conformità dello standard energetico di edificio passivo. Il suo coefficiente energetico è pertanto inferiore a 15 kWh/m²a, il che permette di riscaldare l’edificio utilizzando l’impianto di aerazione, già presente. Da questo punto di vista, l’edificio è stato progettato senza ponte termico e la densità dell’aria è stata ottimizzata di conseguenza.
Questo standard energetico prevede la riduzione della prestazione e della muratura. 

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