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Stefano Versari, Capo Dipartimento del Ministero dell’Istruzione incontra i Dirigenti scolastici della Scuola italiana

Il dirigente del Ministero è intervenuto alla conferenza di servizio dei Dirigenti e si è soffermato sul tema dell’accoglienza a bambini e bambine provenienti dall’Ucraina

Stefano Versari collegato in videoconferenza

Il Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero dell'Istruzione, Stefano Versari, è intervenuto oggi all’incontro fra il Sovrintendente Gullotta e i dirigenti della scuola italiana.

Introdotto dal Sovrintendente, che lo ha ringraziato “per la costante attenzione alla realtà dell’Alto Adige”, il Capo Dipartimento del Ministero ha iniziato il proprio intervento riconoscendo l’impegno dei Dirigenti scolastici nella gestione della situazione emergenziale e si è poi soffermato sul tema dell’accoglienza di bambini e ragazzi in età di obbligo scolastico arrivati dall’Ucraina. Esprimendo la propria approvazione per le procedure individuate dalla scuola della nostra provincia, Versari ha ricordato i due principi a cui la scuola si deve attenere in questo momento. “Innanzitutto, non bisogna dimenticare che questi studenti e studentesse sono scappati dal loro Paese; sono stati costretti a lasciare precipitosamente la loro quotidianità, fatta di parenti, amici, scuola, spesso hanno lasciato i loro padri o altri membri della famiglia, talvolta hanno anche perso i loro cari. Abbiamo a che fare con bambine e bambini che vivono un lutto. È quindi necessario che ci ispiriamo ad una pedagogia del ritorno, che dia a questi bambini la speranza di tornare alla loro quotidianità, ai loro cari”. Per questi motivi, ha ricordato Versari, solo in rari casi è consigliato l’inserimento nelle nostre classi di questi ragazzi: la maggior parte di loro, infatti, non conoscendo la lingua, si sentirebbe ulteriormente isolata ed esclusa. È invece importante adattare le iniziative di accoglienza alle esigenze degli studenti, cercando in particolare di facilitare lo scambio e l’incontro fra loro, proprio come sta facendo la scuola provinciale. Versari ha inoltre invitato i dirigenti a non individuare nella propria scuola solo uno o due referenti che si facciano completamente carico della accoglienza: questo momento deve essere il più possibile condiviso e gli interventi di accoglienza devono essere strutturati su più figure e con più approcci, secondo quella che il Capo Dipartimento chiama la pedagogia della scala.

Versari ha chiuso il proprio intervento ricordando l’idea che deve orientare l’azione della scuola in ogni momento: “i bambini si accolgono”, perché la scuola offre un servizio di primaria necessità.

Sul sito della Scuola italiana è disponibile una apposita sezione, dedicata alle informazioni sull'accoglienza di studenti e studentesse ucraini.

LB

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