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Riforme costituzionali: emendamenti delle autonomie

Le Regioni autonome Friuli Venezia Giulia e Val d’Aosta e le Province autonome di Trento e Bolzano hanno inviato ai rispettivi parlamentari due proposte di emendamento, già fatte pervenire al Governo, all’art.33 del decreto di legge costituzionale di riforma del Titolo V della Costituzione in discussione a Roma.

I presidenti Debora Serracchiani, Augusto Rollandin, Ugo Rossi e Arno Kompatscher hanno infatti concordato sul testo di un emendamento che, sostituendo l'attuale comma 13 dell'art.33, definisce come l'adeguamento degli Statuti speciali delle Autonomie differenziate alle nuove norme debba avvenire secondo una "previa intesa" per qualsiasi tipo di modifica e, quindi, senza alcun automatismo normativo.

Friuli Venezia Giulia, Val d'Aosta, Provincia di Bolzano e Provincia di Trento, inoltre - sottolineano i presidenti Serracchiani, Rollandin, Kompatscher e Rossi - hanno proposto (sempre per quanto riguarda l'art. 33) l'integrazione di un comma aggiuntivo secondo il quale l'esercizio della funzione legislativa e di quella amministrativa in materie o funzioni di competenza esclusiva statale, per le Regioni a Statuto speciale e per le Province autonome di Trento e Bolzano "possono essere delegate, anche su richiesta delle stesse, previa intesa, con norme di attuazione, secondo le previsioni dei rispettivi Statuti".

Dunque, sottolineano i quattro Presidenti, le Autonomie potrebbero, sempre attraverso lo strumento dell'"intesa" preventiva, assumere nuove potestà legislative anche in settori oggi di competenza esclusiva dello Stato.

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