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Scuola italiana, studenti e studentesse a lezione di legalità

Al Rainerum di Bolzano 150 studenti e studentesse di 13 classi di ogni ordine e grado scolastico hanno partecipato all’evento dedicato alla promozione della cultura della legalità.

BOLZANO (USP). Riflettere sul valore della legalità, attraverso incontri, riflessioni e premiazioni dedicati al mondo della scuola. Circa 150 studenti di 13 classi di ordine e grado della scuola italiana hanno potuto cogliere questa preziosa occasione partecipando ad un evento tenutosi il 20 maggio al teatro cinema “Rainerum” di Bolzano. L’iniziativa, promossa dalla Direzione Istruzione e Formazione italiana e moderata dall’ispettrice Patrizia Corrà, ha visto la partecipazione di numerose autorità istituzionali. “Credere nei giovani significa dar loro spazio, ascoltarli, stimolarli a riflettere e ad esprimersi”, ha sottolineato il vicepresidente della Provincia e assessore all’Istruzione Marco Galateo. “È nostro compito sostenere percorsi come questo, che valorizzano la cultura del rispetto e del dialogo. Promuovere la legalità significa trasmettere disciplina e rispetto, verso sé stessi, verso il prossimo e verso la comunità in cui viviamo.

Durante la giornata sono stati presentati i progetti realizzati dagli studenti nell'ambito del concorso sulla legalità, con oltre 13 elaborati valutati da una commissione. I ragazzi si sono espressi attraverso video, disegni, presentazioni, podcast e proposte di legge simulate, affrontando temi come il bullismo, l’ascolto reciproco, la tutela dei minori online e il rispetto delle regole. Il momento clou dell’evento è stata la premiazione degli elaborati più significativi, suddivisi per ordine scolastico. Tra i vincitori la classe 5B di Vipiteno per la scuola primaria, il Parlamentino dell’IC Fermi di Bolzano per la scuola secondaria di primo grado e la classe 3OSIA della Scuola Professionale Marconi di Merano, premiata tra le scuole secondarie di secondo grado.

“Giornate come questa dimostrano quanto sia fondamentale coinvolgere i giovani in prima persona: educare alla legalità significa costruire una cittadinanza consapevole, capace di riconoscere i propri diritti ma anche i propri doveri. Le scuole hanno il dovere e il privilegio di formare i cittadini di domani”, ha rimarcato il sovrintendente scolastico Vincenzo Gullotta.

Momento saliente della giornata la tavola rotonda che ha visto il confronto tra cinque studentesse e studenti con il commissario del Governo, prefetto Vito Cusumano, il questore Paolo Sartori e il pubblico ministero Federica Iovine. Un confronto dedicato a temi rilevanti come la legalità, il cyberbullismo ed il ruolo e delle istituzioni.

tl/ck

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