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Nuova prestazione promuove l'autonomia di persone affette da autismo

La Giunta provinciale si occupa delle tariffe dei servizi sociali. “Assistenza socio-pedagogica per persone affette da disturbi dello spettro autistico” completa l'offerta dei servizi sociali.

BOLZANO (USP). Il 19 dicembre, su richiesta dell'assessora provinciale alla Coesione sociale Rosmarie Pamer, la Giunta provinciale si è occupata delle tariffe dei servizi sociali. È stato deciso di mantenere le tariffe attualmente in vigore senza aumentarle. Nella stessa delibera è stato inoltre previsto un maggiore finanziamento di diversi servizi, come ad esempio l'assistenza diurna o i servizi di assistenza residenziale. “Nel corso degli anni e dei decenni, il nostro sistema sociale è cresciuto fino a diventare una fitta rete sociale. Tuttavia, è necessario continuare a esaminare attentamente la situazione e colmare le lacune”, afferma l'assessora provinciale Pamer. Nel bilancio provinciale sono quindi previsti maggiori fondi anche per il settore sociale, al fine di poter ridurre il contributo degli utenti e aumentare il finanziamento dei servizi.

Inoltre, la delibera stabilisce la tariffa giornaliera per il nuovo servizio “Assistenza socio-pedagogica di persone con disturbi dello spettro autistico”. Questo servizio è stato introdotto alla fine di novembre con una delibera della Giunta provinciale e va ad integrare l'offerta esistente di servizi semiresidenziali e residenziali. L'offerta prevede un sostegno alla vita indipendente delle persone con disturbi dello spettro autistico (diagnosticati). Le capacità e le competenze personali e sociali devono essere ampliate in modo da consentire la partecipazione alla vita sociale. Con la decisione di fine novembre, l'offerta è stata riconosciuta come servizio di interesse provinciale. In alcuni servizi sociali esiste già un'offerta di questo tipo, ora il servizio viene esteso e garantito su tutto il territorio provinciale. I referenti sono i team specializzati in disturbi dello spettro autistico nei servizi sociali, con una disponibilità annuale di circa 1,8 milioni di euro per i prossimi tre anni. Ciò significa che i servizi sociali possono ora pianificare in modo definitivo questa prestazione e offrirla a partire dal 2026.

In questo contesto sono stati aumentati i contributi provinciali per il servizio “Vivere insieme la quotidianità", per l'assistenza diurna nelle residenze per anziani, per l'assistenza diurna alle persone affette da demenza, per il servizio “Assistenza abitativa plus" e per un servizio nel settore dei senza fissa dimora. Sarà inoltre aumentato il compenso per l'affidamento familiare di minori e adulti.

“L'aumento dei finanziamenti provinciali va a vantaggio degli utenti, in quanto le tariffe non vengono aumentate. D'altra parte, vengono messi a disposizione fondi per poter retribuire meglio il personale in futuro. Sappiamo infatti che senza persone che svolgono il loro lavoro con impegno e professionalità non si può andare avanti”, afferma convinta l'assessora provinciale Pamer.

ck/mdg

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