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Giornata mondiale dell'alimentazione indetta dalla FAO (16 ottobre)

Domani, martedì 16 ottobre, si celebra la Giornata mondiale dell’alimentazione indetta dall’ONU ed in particolare dalla sua organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura la FAO (Food And Agriculture Organization Of The United Nations). La Provincia di Bolzano promuove e sostiene una serie di iniziative nel campo della cooperazione allo sviluppo in alcun Paesi particolarmente colpiti da queste problematiche.

La cooperazione allo sviluppo della Provincia di Bolzano è presente anche in Uganda

Nel 2000 gli Stati membri dell'ONU si erano posti l'obiettivo di dimezzare entro il 2015 il numero di coloro che nel mondo soffrono la fame. Purtroppo questo obiettivo è ancora molto lontano se si considera che ogni giorno nel mondo muoiono circa 24.000 persone a causa della fame e della malnutrizione, e tra queste circa 18.000 sono bambini al di sotto dei cinque anni.

Tra i principali motivi della fame nel mondo vi sono l'aumento dei prezzi dei generi alimentari e la loro ineguale distribuzione nel mondo. Secondo la FAO le principali cause dell'aumento dei prezzi dei generi alimentari sono rappresentate dall'utilizzo dei prodotti agricoli per la produzione di combustibili, l'aumento di fenomeni meteorologici estremi causati dal cambiamento climatico e la speculazione borsistica.

La Provincia di Bolzano è impegnata da anni nel campo della cooperazione allo sviluppo e nella lotta alla fame in numerosi Paesi colpiti da catastrofi naturali.

Proprio l'impatto della variabilità climatica sulla sicurezza alimentare in Uganda e Tanzania è stato il tema di una conferenza che si è tenuta dal 3 al 5 ottobre in Uganda organizzata dall'Euregio -Tirolo, Sudtirolo e Trentino- nell'ambito del programma transfrontaliero di sviluppo rurale in corso nei due Paesi.

L'insicurezza alimentare in questi due Paesi è provocata sempre di più dalla variabilità climatica che causa eventi estremi come la siccità o forti inondazioni che portano alla riduzione della disponibilità di beni alimentari. I cinque distretti partner nel programma hanno redatto dei piani d'azione climatici per mitigare ed adattarsi agli effetti del cambiamento climatico ispirandosi ad un modello di sviluppo sostenibile.

Nell'ambito del programma transfrontaliero dell'Euregio ed il programma diretto nel Nord dell'Uganda sostenuto dalla Provincia di Bolzano sono state inoltre già realizzate varie iniziative volte al miglioramento della sicurezza alimentare nella regione africana in un contesto di cambiamento climatico che vanno dall'uso di sementi tolleranti alla siccità e razze bovine migliorate alla costruzione di bacini per la raccolta pluviale a misure di riforestazione e di protezione dell'ambiente.

La cooperazione allo sviluppo promuove il cooperativismo e sono molti i progetti che la Provincia di Bolzano ha realizzato in collaborazione con il CTM altromercato in vari Paesi quali Ecaudor, Filippine, Kenia al fine di sostenere i piccoli produttori ed aiutarli a raggrupparsi in cooperative.

L'anno scorso una forte siccità ha colpito l'Africa del Nord-Est interessanto milioni di persone in Somalia, Etiopia e Kenia e le Nazioni Unite hanno dichiarato lo stato d'emergenza per alcune parti della Somalia. A questo scopo la Provincia di Bolzano ha quindi messo a disposizione della popolazione locale con una misura d'urgenza 100.000 euro. "Il nostro impegno" afferma il presidente della Provincia , Luis Durnwalder "si concentra soprattutto in Somalia ed Etiopia dove sosteniamo dei programmi di cooperazione allo sviluppo con organizzazioni locali".

Anche nel programma transfrontaliero promosso dall'Euregio il lavoro con gruppi di contadini ha favorito la nascita di gruppi di risparmio e di microcredito che ora si stanno organizzando in cooperative ispirate al modello cooperativo conosciuto durante una visita del partner locale nella nostra regione.

Cosi stanno nascendo le prime cooperative nell'ambito lattiero-caseario che beneficeranno anche dell'invio di attrezzature dismesse di piccole cooperative della nostra regione. Con corsi di formazione sulla tematica della parità di genere il ruolo della donna è uscito fortemente rafforzato in seguito ad una redistribuzione del carico di lavoro nelle famiglie e nei gruppi di contadini.

La Provincia sostiene inoltre progetti di emergenza per far fronte a situazioni di insicurezza alimentare sempre più ricorrenti a causa degli effetti del cambiamento climatico. Cosi attraverso un progetto di sostegno nutrizionale e anche grazie all'impegno  del medico altoatesino, Franco De Giorgi, è stato possibile salvare la vita e garantire migliori condizioni sanitarie a molti bambini e bambine della zona di Ourgaye, capoluogo della Provincia di Koulpélogo, nel Burkina Faso, dove vivono 300.000 persone di cui 110.000 bambini tra i 6 mesi e i 5 anni.

Il Paese, uno dei più poveri al mondo, è stretto nella morsa di una crisi alimentare iniziata l'anno scorso, dovuta alla siccità e alla perdita del raccolto. Le derrate non erano più sufficienti a sfamare la popolazione, il raccolto era calato notevolmente ed i prezzi erano lievitati, i più poveri hanno cominciato a vendere quel poco che possedevano per poter sopravvivere.

Già prima della crisi annunciata dal Governo del Burkina, i medici avevano riscontrato sintomi da grave malnutrizione tra la popolazione. Nel corso del 2012 molti bambini e bambine sotto i 5 anni hanno rischiato di morire di fame e un intervento da parte della comunità internazionale era urgente. Nazioni Unite, Unicef, PAM e Unione Europea hanno quindi immediatamente attivato i loro programmi alimentari di emergenza, e anche la Provincia autonoma di Bolzano ha deciso di intervenire. Il medico bolzanino Franco De Giorgi in collaborazione con due ONG (GVC e MMA), ha avviato per conto della Provincia di Bolzano il programma di emergenza L'obiettivo era quello di dotare il reparto pediatrico dell'ospedale distrettuale di un centro di recupero nutrizionale in grado di affrontare l'emergenza.

Per risolvere il problema alla radice, centinaia di agenti di salute comunitari sono stati formati e inviati direttamente nei villaggi per individuare tutti i bambini a rischio e rifornirli di integratori alimentari. Le visite porta a porta hanno permesso agli operatori di rilevare in modo sistematico le condizioni dei bambini.

Nei 120 villaggi coinvolti nel programma, oltre il 40 per cento dei bambini pativano la fame, e oltre 700 erano affetti da malnutrizione acuta severa, a rischio di morte per fame. Il programma ha permesso di assistere a domicilio con una terapia nutrizionale 600 bambini, mentre per altri 100 è stato necessario il ricovero in ospedale, di questi ne sono deceduti ad oggi solo 10.

Il dott. De Giorgi, oltre a coordinare le numerose attività in loco, attualmente visita i bambini quotidianamente. Ora la siccità è passata e paradossalmente si sta sperando che le forte piogge, che fortunatamente forniranno derrate ai contadini per il prossimo raccolto, smettano per poter proseguire con i lavori di completamento del centro nutrizionale.

Forti alluvioni stanno colpendo anche il Nord del paese, da dove alla Provincia è giunta la richiesta di aiuto dal Comune di Dori per le alluvioni che hanno costretto la popolazione ad abbandonare le proprie abitazioni. Proprio a Dori la Provincia autonoma di Bolzano gestisce un programma di sviluppo rurale integrato a sostegno del Comune di Dori, in collaborazione con la FAO e la popolazione locale. La situazione locale è instabile anche a causa degli avvenimenti in Mali, ma nonostante le difficoltà la Provincia, la FAO e il Comune di Dori stanno avviando le attività del progetto che prevede sostanzialmente il miglioramento dell'accesso all'acqua potabile e ad uso agro-pastorale, miglioramento delle condizioni di vita delle donne e dei giovani, formazione tecnica dei produttori e dei servizi tecnici locali, miglioramento della governance locale, oltre che attività legate alla promozione del dialogo interreligioso.

CC

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