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Cooperative e benefici fiscali: diventa operativa la riforma del diritto societario

La riforma del diritto societario ha introdotto la distinzione tra cooperative a mutualità prevalente e a mutualità non prevalente, riservando solo alle prime il godimento della maggior parte delle agevolazioni fiscali previste. Trascorsi due anni dalla riforma, tale distinzione diventa pienamente operativa. “Circa il 15-20% delle cooperative altoatesine - dice l’assessora provinciale Luisa Gnecchi - transiterà nel 2006 al regime della mutualità non prevalente." La Provincia fornisce le informazioni del caso ai soggetti interessati.

Lo scopo della riforma è stato quello di operare una distinzione tra cooperative operanti prevalentemente con i soci - quindi autenticamente mutualistiche e  per questo meritevoli di particolari agevolazioni-, e cooperative che invece operano solo marginalmente con i soci e che per questa caratteristica godranno di un regime fiscale ordinario.  
“Trascorsi due anni dalla riforma – spiega Luca Critelli, direttore dell’Ufficio sviluppo della cooperazione - tale distinzione diviene ora pienamente operativa. Le cooperative che sia nel 2004 che nel 2005 non hanno svolto la loro attività prevalentemente con i soci, passeranno al regime ordinario e dovranno farsi carico di una serie di adempimenti previsti dalla legge. La legge prevede peraltro una serie di eccezioni, come per le cooperative sociali o le casse rurali, che sono a mutualità prevalente di diritto”.   
 
“Si stima che circa il 15-20% delle cooperative altoatesine - spiega l'assessora competente Luisa Gnecchi - transiterà nel 2006 al regime della mutualità non prevalente. Una percentuale inferiore a quella stimata a livello nazionale, espressione del carattere da sempre fortemente mutualistico del movimento cooperativo altoatesino e dei settori dove svolge prevalentemente la propria attività.” 
Per fornire a tali cooperative le informazioni giuridiche per aiutarle in questo importante passaggio, l'Ufficio provinciale Sviluppo della cooperazione, in collaborazione con le Associazioni di rappresentanza delle cooperative (Raiffeisenverband, Confcooperative, Lega delle cooperative), ha elaborato una circolare che illustra le condizioni e le modalità del passaggio dalla mutualità prevalente alla mutualità non prevalente, nonché contiene gli adempimenti a carico degli amministratori delle cooperative e degli altri soggetti coinvolti.