Un nuovo modello per l’edilizia abitativa di utilità sociale
La Giunta approva le linee guida per la concessione dei contributi. L'assessora Ulli Mair: “Il modello è fondamentale per aumentare l'offerta di alloggi in affitto in Alto Adige”.
BOLZANO (USP). Con l'entrata in vigore il 20 giugno della Riforma Abitare 2025, gli enti senza scopo di lucro e i Comuni possono realizzare ora progetti di recupero, ma anche di nuova costruzione. Il 1° luglio, la Giunta provinciale ha approvato le linee guida per la concessione dei contributi.
Già a marzo era stato presentato il primo progetto di edilizia abitativa di utilità sociale che l'Arca del KVW intende realizzare nel Comune di Bressanone (leggi il comunicato dell'Ufficio stampa). Ora tale progetto può entrare nella sua fase di realizzazione; il 1° luglio l'Esecutivo ha approvato le nuove linee guida per la concessione dei contributi. Fino ad oggi, come noto, la possibilità di finanziamento riguardava solo progetti di recupero. Oggi, con il via libera della Giunta, le precedenti linee guida sono state abrogate.
L'assessora provinciale all'Edilizia abitativa Ulli Mair si è detta soddisfatta di questo ulteriore importante passo in avanti. “L'interesse da parte dei costruttori senza scopo di lucro, ma anche di numerosi Comuni, è evidente: ci aspettiamo che questa nuova opportunità venga sfruttata in tutto l'Alto Adige e favorisca la realizzazione di nuovi alloggi in affitto a prezzi calmierati su tutto il territorio”.
“Le importanti modifiche ora in vigore non riguardano solo la tipologia dei progetti, sia di recupero che di nuova costruzione, ma anche i soggetti ammessi e i destinatari. Una platea che si è notevolmente ampliata a seguito dell'entrata in vigore della nuova legge provinciale”, spiega Luca Critelli, direttore del Dipartimento Edilizia abitativa e Sicurezza.
Per quanto riguarda i finanziamenti previsti, per i progetti di nuova costruzione e di recupero è previsto un contributo provinciale fino al 55% dei costi di progettazione e costruzione. Se l'immobile recuperato non è stato utilizzato per almeno 10 anni, è previsto un aumento del tasso di contributo fino al 10% come incentivo alla lotta contro gli immobili non utilizzati.
Il contributo provinciale è subordinato al vincolo che gli alloggi vengano assegnati per 30 anni a un canone di locazione calmierato o rimangano vincolati agli altri obiettivi previsti dal progetto (ad esempio, alloggi per lavoratori o studenti). È stata inoltre inserita, all'interno delle disposizioni, l’iscrizione del vincolo per i residenti, ai sensi dell'articolo 39 della legge provinciale Territorio e paesaggio. I progetti di edilizia abitativa di utilità sociale possono essere realizzati su terreni di proprietà di enti pubblici o del soggetto proponente o su terreni messi a loro disposizione con diritto di superficie. Anche i terreni edificabili agevolati di proprietà dei Comuni possono essere utilizzati per realizzare nuovi progetti.
Per quanto riguarda il canone di locazione degli alloggi, questo deve essere inferiore di almeno il 5% al canone di locazione provinciale.
Le domande di contributo possono essere presentate ogni anno entro la fine di agosto. Affinché le prime domande per progetti di edilizia abitativa di utilità sociale possano essere presentate già quest'anno, la delibera prevede una proroga del termine per il 2025 alla fine di ottobre.
La delibera odierna prevede anche un miglioramento delle disposizioni relative al diritto di prelazione della Provincia e del Comune, alla possibile successione nel progetto e alle conseguenze in caso di violazione degli obblighi e dei vincoli previsti per legge.
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