Delegazione della Turingia visita la Provincia autonoma di Bolzano

I parlamentari del Landtag della Turingia sono stati accolti dal presidente Kompatscher e dal vicepresidente Alfreider: scambio su buone pratiche, in primis valorizzazione del territorio.

BOLZANO (USP). Una delegazione del Parlamento statale della Turingia ha fatto visita alle istituzioni della Provincia autonoma di Bolzano nell’ottica di uno scambio virtuoso di buone pratiche a livello transfrontaliero nel comune spirito europeista. Ad accogliere i parlamentari della Germania centrale, membri della CDU (Unione Cristiano-Democratica), è stato il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, assieme al vicepresidente Daniel Alfreider.

L’incontro ha toccato svariati temi di attualità, dalla sanità alla sicurezza, dall’abitare sostenibile alle attuali dinamiche politiche che accomunano i rispettivi Paesi, fino, soprattutto, alla valorizzazione del territorio rurale: tema centrale nella strategia politica sia della Provincia autonoma di Bolzano sia della Turingia, Land della Germania centrale caratterizzato da superfici montuose e foreste come la Selva di Turingia, cuore verde d’Europa.

Nel sottolineare l’importanza della collaborazione tra le diverse regioni europee che porta a scambiarsi idee e pratiche vincenti, tra le varie domande poste dai parlamentari in visita, così come dal ministro presidente Mario Voigt e dai ministri Colette Boos-John, Stefan Gruhner e Christian Tischner, diverse hanno infatti riguardato le difficoltà affrontate nel rendere attrattivo vivere nell’area rurale fuori da Erfurt, capitale e centro maggiore della Turingia.

Kompatscher ha spiegato che per quanto riguarda la provincia di Bolzano, un punto strategico è dato proprio “dall’impegno nel garantire elevata qualità di vita nei territori rurali, sia dal punto di vista culturale sia delle infrastrutture e dei servizi”. Il tasso di emigrazione dai centri più piccoli in Alto Adige è infatti molto basso, diversamente da quanto accade in altri territori. “Dopo che, fino agli anni Sessanta e Settanta, l’Alto Adige era una terra d’emigrazione, grazie a politiche mirate e al secondo Statuto di autonomia sono nate nuove opportunità e si sono aperte nuove prospettive. Siamo diventati un territorio turistico e dalla forte agricoltura, ma anche, in generale, una terra economicamente virtuosa”, ha rimarcato Kompatscher. In Provincia sono, difatti, molteplici gli investimenti per i Comuni di ogni dimensione ed è incentivata la collaborazione intercomunale, favorita anche dai collegamenti tra le diverse valli.

“Per interfacciarci con un territorio che si estende per il 70 per cento sopra i 1500 metri di altitudine, possiamo contare su 2400 chilometri di strade, 1700 ponti e 218 tunnel” ha ricordato il vicepresidente e assessore alla Mobilità e alle Infrastrutture, Daniel Alfreider. “La nostra strategia – ha specificato –passa infatti dal collegamento di tutto il territorio, permettendo a ogni cittadino delle valli di viaggiare con il trasporto pubblico ogni mezz’ora e mettendo a disposizione un abbonamento omnicomprensivo a 250 euro all’anno, con offerte speciali per i più giovani e per i turisti”.

Ampio spazio nel confronto è stato inoltre dato alla questione dell’autonomia – presa quale esempio virtuoso per la convivenza tra diversi gruppi linguistici – e alla riforma dello Statuto, su cui l’esecutivo provinciale si sta largamente spendendo e che è in attesa del voto parlamentare.

gm