Senzatetto: 240 posti nei centri di accoglienza notturna invernale
Ulteriori 40 posti saranno attivati come posti di pronto soccorso a Bolzano, Bressanone, Brunico, Laives e Merano. Via libera alle linee guida per l'accoglienza nei ricoveri notturni invernali
BOLZANO (USP). La Giunta provinciale, su proposta dell'assessora alla Coesione sociale Rosmarie Pamer,
ha deliberato, nella seduta del 26 agosto, di garantire un numero sufficiente di posti nei centri di accoglienza notturna durante i mesi invernali. La relativa delibera dell'esecutivo stabilisce che, a partire dal 1° novembre (fino al 15 aprile) saranno allestiti in tutto il territorio provinciale 240 posti letto per il pernottamento invernale. Questi saranno distribuiti nei comuni di Bolzano (70 posti), Merano (45 posti, di cui 25 per donne), Bressanone (20 posti), Brunico (20 posti) e Laives (20 posti). A questi se ne aggiungono 40 che saranno attivati come posti di pronto soccorso e 25 posti nel "progetto Dormizil" a Bolzano. “Vogliamo soprattutto offrire condizioni di transizione dignitose e umane alle persone in situazioni di emergenza sociale”, afferma l'assessora Pamer. Nelle ultime settimane ha incontrato i rappresentanti dei Comuni citati e ha collaborato con loro alla ridistribuzione dei posti.
La competenza, in materia di senzatetto, spetta infatti alle Amministrazioni comunali, mentre la Provincia dà il suo apporto finanziando i servizi. L'anno scorso sono stati stanziati complessivamente 2,8 milioni di euro, destinati, tra l'altro, ai centri di accoglienza notturna (invernale) di Bolzano, Merano, Bressanone, Brunico e Laives. Sono stati finanziati anche i servizi di streetwork, l'ambulatorio mobile e il centro igienico di Bolzano. A ciò si aggiunge il finanziamento di altri servizi, come una mensa o un'accoglienza temporanea per senzatetto con problemi di salute.
La Giunta ha inoltre approvato le “Linee guida per l'accoglienza nei ricoveri notturni invernali”, elaborate dall'Ufficio per la Tutela dei minori e l'inclusione sociale, in collaborazione con organizzazioni del terzo settore ed enti pubblici. Tra le altre cose, le linee guida stabiliscono che i nomi delle persone accolte devono essere comunicati quotidianamente alla Questura di Bolzano o alle stazioni dei Carabinieri competenti. Viene definita l'esclusione definitiva nel centro di accoglienza per le persone che si rendano protagonisti di comportamenti violenti, intimidatori o discriminatori, che nelle strutture con più di 25 ospiti di sesso maschile deve essere istituito un servizio di sorveglianza e sicurezza. Durante le ore notturne, inoltre, deve essere garantito un servizio di emergenza sociale (il cosiddetto telefono freddo).
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